Wii are the champions, my friend.
Avete presente quella macchina diabolica che è la Wii? Bene, essa rappresenta la sconfitta per ogni disadattato cronico.
Da ragazzino non giocavi a pallone perché eri una pippa, non schiacciavi a canestro perché eri basso, non muravi sottorete perché avevi lo stacco di un opossum sotto sedativi, non ti scopavi le cheerleader del liceo perché avevi i brufoli, non ti scopavi le ragazze coi brufoli perché ti vestivi da cheerleader. Per non parlare delle cose in cui non valevi un cazzo.
Ma una forma di riscatto c'era. Anche se i tuoi non l'hanno mai pagato ai rapitori.
Potevi spaccare il culo a tutti a Street Fighter, a Winning Eleven, a Tetris; i tuoi untuosi foruncoli sparivano al cospetto della tua maestria nello sferrare pletore di hado-ken, del tuo estro nel saltare il portiere, della tua scaltrezza nel combinare tetramini...si narra qualcuno abbia addirittura chiavato grazie a MarioKart.
Ora però, tale già magra rivalsa è sparita del tutto: ora le ex-cheerleader riempiono i soggiorni dei loro amici rampanti e si sfidano a colpi di Wii-Sports, di ping-pong virtuale, di fitness cibernetico - e chi è handicappato nella vita sportiva, resta handicappato anche in quella videoludica. Chiunque sperasse in una serata lontano dal patibolo straziante della caccia alla passera, dell'affermazione sociale, si ritrova nuovamente coinvolto nell'incubo del rito iniziatico, della corrida atletica, dell'olocausto addominale.
Pensateci: volevate solo fare un paio di innocenti porcoddio di partite a PES, e vi ritrovate le troie che hanno lacerato il vostro essere burlandosi dei vostri boxer a pois quando vi hanno rubato i vestiti in palestra, con ora in mano un wii-mote; lo stringono come farebbero con il cazzo di Briatore, lo agitano con frenesia dionisiaca, lo soppesano manco fosse lo scroto di Elvis. E poi mimano inenarrande gesta, ora di Tiger Woods, ora di Roger Federer. Come se mungessero Rocco Siffredi, chiaro. Loro, le cagne che hanno calpestato il vostro orgoglio e rovinato le vostre notti limonando intrepide innanzi i vostri occhi, voi che usavate la lingua solo per lenire il prurito che pervadeva i vostri baffetti prepuberali da portoricano.
Ecco, per colpa loro non state pilotando Rooney o Messi in ubriacanti serpentine, ma state pensando ad una scusa per declinare l'invito beffardo che una viscida puledra in leggings taglia 36 vi sta per porgere.
È incredibile come la fica riesca a penetrare ogni aspetto della tua vita, generando così discreta perversione semantica peraltro: puttane con cinture falliche ti maciullano la psiche come non ci fosse un domani. Non smettere mai, baby.
La verità è questa: ci facciamo seghe sia mentali che fisiche in quantità, per poi scoprire che bastano pochi semplici trucchi per aver successo con le donne. Tipo chesso, avere una villa a Capri, o una Porsche. O ammazzarsi dopo aver scritto Love will tear us apart, se si ha coraggio in quantità. Tra i miei principi morali vi è quello di non andare a letto con chi non conosca i Joy Division: è troppo comodo avere idoli con discografie così corte.
Assolto l'obbligo di citare almeno una puttana ed un musicista entrambi di rilievo, il mio pensiero può tornare a questioni davvero importanti quali la crisi nordafricana, la questione lampedusana, il processo breve.
E le orge lesbo in jacuzzi.