Peroni, Isernia, Milwaukee.
Amici, conoscenti, avventori, rivali, detrattori, nemici: è a voi tutti che voglio esporre nuovamente il mio pensiero sociale e politico non appena le due gemelle thailandesi che ho invitato a casa termineranno di litigarsi il mio uccello con insospettabile piglio.
È terminato lo spoglio per le elezioni politiche italiane: tra le tante tonnellate di cellulosa sottratta alla nobile arte degli origami, ancora una volta non figura alcuna scheda recante un mio segno. Spesso mi tacciate di ignavia o di qualunquismo, e per quanto ciò mi riempia di gioia ritengo giusto dedicarvi due righe.
Sono vent'anni che votiamo il meno peggio, con la stessa perizia con cui scegliamo la birra scadente al supermercato, pur di non prendere la Peroni.
La Peroni rappresenta il desiderio medio degli italiani.
La Peroni deve tutto alla pubblicità in TV.
La Peroni non se la compra nessuno, ma poi se la bevono tutti.
Scusate, ma io voglio una fottuta IPA che mi scartavetri la gola, e che mi faccia respirare profumo d'acero di Milwaukee, per quanto non sappia né che odore abbia tale albero, né dove cazzo sia ubicata di preciso tale citt'. Ho il diritto di sniffare il mio fottuto acero sulla soglia della mia fottuta porcoddio di villetta a Milwaukee, dove potrò collezionare reliquie naziste in santa pace finalmente.
Ma quanto voi volete mangiar fuori, andate dal meno peggio, o cercate un posto che vi aggradi?
Ma quando vi innamorate, vi lasciate infatuare dal meno peggio, o sognate una persona che vi torca le budella quando vi passa innanzi?
Ma quando pensate alla vostra prole, scegliete di farvi governare dal meno peggio, oppure vi battete per garantir ad essa un mondo dove il sale non è solo il nome volgare del cloruro di sodio, ma metafora del senno quando presente in zucca?
[quest'ultimo periodo è ributtante, ma necessario per ingraziarmi le sexy mammine cattocomuniste che poi danno il culo ai senegalesi della stazione.]
Seriamente, io non mi piegherò mai a scegliere il meno peggio. Non bevo Peroni, non mangio da Pizzarito, non do il culo ai senegalesi della stazione. Ora sto per dire una cosa degna di Moretti, ma ritengo che la democrazia rappresentativa che vige in italia abbia avuto senso d'esistere sino alla morte di Berlinguer. Che avrei volentieri scambiato per quella del cineasta di Brunico, ma tant'è.
Poi solo palude parlamentare, sudditanza oltreoceanica e massone, rincoglionimento catodico, e passaggio ai tre punti per vittoria che non premiava più la difesa dello zeroazero. Niente baby, la democrazia non ha funzionato, la gente se l'è vista morire davanti, e non ha mosso un dito semplicemente perché non glien'è più fregato nulla: del resto i superstiti della generazione che si è fatta ammazzare per garantircela sono morti tutti, mentre quella cui appartengo non ha fuoco sacro per lottare, troppo presa a condividere link rivoluzionari su grosse piattaforme di pubblicità online.
Ho il sacrosanto diritto di sputare su chiunque si faccia beffe dei miei diritti e della mia fatica, e che usurpi un ruolo che non si è guadagnato.
Ho il sacrosanto diritto di credere fermamente che la mia coscienza di uomo e di cittadino non sia vincolata a giustapporre una croce su un pezzo di carta.
Ho il sacrosanto diritto di pensare che il mio buon operato nel mondo sia fatto di scelte quotidiane e ripetute, e non solo di rispondere ad una domanda che io non mi sono posto, e che non ritengo in alcuna misura pertinente alla soluzione dei problemi di un paese.
Ho il sacrosanto diritto di non voler condividere nulla con chi è connivente con un sistema poliziale che ha preso a sprangate ragazzi e ragazze a Genova dodici anni fa, e che a più riprese ha ucciso giovani impunemente.
Ho il sacrosanto diritto di ritenere stolto e vile chiunque tolga anche solo una moneta alla cultura, alla salute e alle cure dei vetusti e dei meno fortunati prima di smantellare per intero tutto l'apparato militare che siamo costretti a mantenere per motivi che non ci è dato sapere.
Posso non avere ragione, con tutta probabilità ne sono ben lontano anzi, ma nessuno mi convincerà mai che continuare a bere Peroni sia la soluzione. Volete vedere i vostri figli tuffarsi tra le foglie di un acero del Wisconsin tracannando IPA di prima qualità, o vi accontentate di guardarli litigare un Super Santos in piazza ad Isernia mentre deglutite Moretti annacquata? Non ho la soluzione, ma sono sicuro che perdurare nell'errore è lo sbaglio più turpe nel quale si può perseverare.
In tutta sincerità, mi menzionate UN abusivo di Montecitorio con cui sareste andati a cena negli ultimi venti anni? E vorreste dirmi che vi fidate di gente con cui non prendereste neanche un caffé? Vi sentite davvero rappresentati da individui di cui conoscete a malapena l'età ed il luogo di nascita? Mi spiace, ma siete sempre stati in guerra con l'Eurasia.
Fate pure il cazzo che vi pare, ma non vi frapponete tra me, la birra vera ed la mia città americana preferita.
Miluouchii sto arrivando, sono già a Roncobilaccio.