Gardenie littorie.
Chiunque di voi abbia studi classici alle spalle si ricorderà quanto nell'arte del dire sia fondamentale la captatio benevolentiae, la capacità cioè di accattivarsi le grazie del proprio interlocutore: è proprio di questo che voglio parlarvi cari figli di puttana.
Siamo nell'epoca in cui forse maggiormente conta più la forma del contenuto, più il fenomeno del noumeno, più il divenire dell'essere, più la sodomia equina della kalokagathìa, per quanto le ultime due coincidessero ai tempi di Pericle: tutto questo solo per illudere me stesso che i miei trascorsi liceali mi abbiano effettivamente fornito qualcosa oltre all'abilità di rimarcare i puntini sulle i alla lavagna soffiando con vigore umidi cartoccetti tramite vecchie Biro.
Fortuna che non ho fatto le superiori in Germania, non avrei mai potuto tenere il passo delle dieresi.
Cari figli di puttana, la scuola italiana è composta al 90% dal torpore mentale che induce, all'8% dal perizoma della vostra dirimpettaia di banco, e al 2% di qualcosa di effettivamente utile che però mai potrete utilizzare con profitto nel contesto sociale odierno, perché siete troppo impegnati a pagare le rate dell'iPhone con cui ritwittate gli status di Fiorello o di Fabio Volo. Sì lo so nomino sempre i soliti quattro stronzi, ma non è colpa mia se non abbiamo ricambio neanche nella mediocrità: è possibile che per diventare un guru della meditazione bastino una manciata di slogan omologati? Minchia per dire, nell'800 per garantirti lo status di autorevolezza letteraria dovevi pisciare in testa ad almeno due tra Wilde, Baudelaire, Foscolo e Rihanna. Avete capito bene, Rihanna è solo la proiezione mentale che le vostre menti hanno di Lord Byron, con un culo lievemente più sodo. Davvero, chi di voi non si è mai masturbato sulla figura di Lord Byron? Io lo sto facendo in questo istante, pensate. Un poeta zoppo che ha preso parte alla guerra di Grecia, scritto versi sopraffini, trangugiato più assenzio di tutti i fancazzisti in Erasmus messi assieme, chiavato più di quanto non riuscireste ad immmaginare, ed infine in grado di porre fine a questa stucchevole serie di asindeti del cazzo. E per di più avente avuto una figlia, tale Ada Lovelace, che ha ideato uno dei primi proto-linguaggi di programmazione assieme a Sir Charles Babbage! Tutto questo mi emoziona al punto di inibire i miei passatempi onanistici, peccato.
Tornando a noi cari figli di puttana, devo onestamente ammettere che i miei studi classici mi sono stati molto utili all'inizio della mia avventura accademica: ero il migliore di tutti a scrivere le lettere greche nei compiti di analisi, sebbene non li consegnassi. Ma solo perché ero troppo geloso dei miei errori. La verità è che nel nostro sistema di istruzione basico mancano discipline fondamentali quali retorica, teoria ingenua degli insiemi e amarodelcapologia applicata ai sistemi termodinamici, che in qualche istituto viene insegnata col nome di educazione fisica.
In tutto ciò Roma è imbrattata di scritte inneggianti a Zippo libero: io non so che cazzo vogliano, ma dategli st'accendino e fateli contenti. Seriamente, sono dei neonazisti che pretendono libertà per un loro commilitone indicato come responsabile di un pestaggio, il quale ha prodotto come alibi la propria partecipazione alla riunione di un movimento il cui primo interesse è organizzare pestaggi: la poltrona di Scajola scricchiola già. Per quanto tempo dovremo permettere a dei coglioni patentati di rubare il mio ossigeno? Guardate, se questi invertebrati sviluppassero col tempo un meccanismo di fotosintesi clorofilliana, sarei anche disposto a sopportarli: voi vi mangiate l'anidride carbonica emessa dai miei polmoni, e le tramutate in manifesti di CasaPound. Letta così sembra una merda, ma pensate che Alemanno fa lo stesso con i soldi delle multe. Vi pare uno scenario apocalittico? Provate ad immaginare la vostra begonia girare di notte a passo d'oca per la camera da letto, oppure il vostro fico beniamino salutarvi romanamente a ridosso del crepuscolo, o ancora trovarvi i vostri geranei a testa in giù, eia eia alalà: del resto sempre di piante si parla, almeno per capacità ragionative.
Non era mia intenzione attaccarvi questo pippone sulla situazione capitolina, ma ci tenevo ad aggiornarvi circa la condizione delle mie gardenie cari figli di puttana.