Natale con i toy.
Avete presente quello che si sente nel cesso di una serata drum and bass verso le quattro? In caso contrario chiedete a vostra figlia, visto che è lì che ha concepito la maggior parte dei vostri nipoti. Beh, è esattamente quello che sentivo stamane al mio risveglio, mentre pensavo "cazzo un rave a natale - dov'è il bar?", per poi ricordarmi che vivo in un paesino di 6000 anime e che qui gli eventi mondani più esclusivi sono tutti presenziati dal papa. Peccato solo per Wojtyla, aveva lo scratch nel sangue.
Io non so cosa abbiano regalato i vicini ai loro figli, ma a giudicare dal rumore prodotto le ipotesi più realistiche sono scavatrice elettrica, discografia di Chris Liebing, o Ignazio La Russa. Non ho nulla in contrario al fatto che degli innocenti bambini si divertano con i doni che la propria famiglia ha ritenuto opportuno recar loro in occasione del Santo Natale, almeno finché tra essi figura dell'antrace. Io penso che se un bambino di 10 anni ha le energie per fracassarmi i coglioni alle 8 e mezza del mattino del 25 dicembre con 2 gradi celsius esterni, beh l'industria cinese è in grave pericolo.
Io penso che i bambini dovrebbero nascere con un'età mentale pari a 13 anni almeno: eviteremmo mesi e mesi di nenie e filastrocche insultanti per schiere di linguisti e scienziati cognitivi, e soprattutto potremmo parlare subito di figa e di stupefacenti, insultando così schiere di linguisti e scienziati cognitivi. In ogni modo risparmieremmo loro quella trafila inutile di attività quali "scuole elementari", "pallanuoto", "circoncisione", "esorcismo", "speleologia", che la comunità unanime stabilisce come già superate, e funzionali solo a generare nei piccoli quella serie di traumi che li porteranno ad essere dei validi serial killer in età adulta. I più pericolosi diventano Mike Bongiorno, consolatevi.
Mike Bongiorno, Amadeus, Pippo Baudo: prove viventi che dietro un nome del cazzo si può nascondere qualcuno di ancor più incompetente.
Fermate l'indignazione: Mike Bongiorno vive ancora. Può finalmente godersi la surreale quiete di Casa Vianello ora, pensate un po'.
In ogni caso questi embrioni troppo cresciuti con cui condivido una parete e la voglia di vedere la loro madre ai fornelli in lingerie non accennano a diminuire frequenza ed intensità delle loro percussioni: forse si stanno preparando per l'erasmus ad Hanoi, il che spiegherebbe tutto. Il Vietnam è un posto fantastico sapete? Sono solo un po' permalosi, vedi quando hanno guardato la lista dei giochi disponibili su Windows.
Ho sempre provato ad immaginare un mondo senza natale: la prima cosa che mi viene in mente è la reazione basita della gente a pasqua - "chi cazzo è sto gesucristo? e quando cazzo è nato?", denotando acume e sete di sapere degne di Lorena Bianchetti. In un paese come il nostro, profondamente legato ai valori cristiani e sempre pronto a difenderli sopra ogni cosa, è curioso come il calendario sia scandito in base alla vita di un estremista palestinese. O forse ebreo. Vabè, i primi li bombardiamo di pace, i secondi li abbiamo invitati nei ghetti, fa poca differenza.
Noto ora come il correttore automatico di Chrome mi segnali le parole "Liebing", "Vianello", "gesucristo": evidentemente quelli di Google non sopportano rispettivamente la techno, i grandi profeti, le figure mediatiche di poco conto. Nell'ultima categoria rientra di diritto Socci, autore di una recente sequela di gustose cazzate; il lobotomo coglione, così definito per usare un eufemismo, tocca l'apice quando controbatte idealmente alle parole di un sacerdote che richiama all'austerità nei confronti del consumismo natalizio.
Amico sacerdote, perché tu, come loro, pensi che la settimana bianca o le Maldive o il Mar Rosso siano in competizione con il Figlio di Dio che si fa uomo? Chi ha fatto le maestose montagne e il loro cielo di azzurro purissimo? E chi dà consistenza ai miliardi di cristalli di neve che accecano di luce? E i fondali o i coralli del Mar Rosso? E la luna e le stelle?"
Va bene Socci, ci vediamo a Fiumicino tra due ore, prenota per Sharm El Sheik intanto, e prendi i posti vicino a delle milf timorate di dio possibilmente. Odio questa festa: una ricorrenza pagana secondaria come pretesto per dilapidare tredicesime in barba ai valori millantati dalla ierocrazia. L'unica nota lieta è che non appena terminato il tempo delle strenne, sai che per quasi un anno non ne sentirai più parlare, se non lavori alla Paluani almeno.
Chiosa finale: Google non riconosce né "milf" né "Paluani". Si vede che non gradisce particolarmente le cose abbondanti coperte di glassa.