Swans Live 28/05/2013 @ Volksbühne, Berlin

Swans Live 28/05/2013 @ Volksbühne, Berlin

Found the pic on last.fm, whoever claims credit I will give him or her of course.

E quindi mesi addietro mi giunge voce che oggi, o meglio ieri, avrebbero suonato gli Swans a pochi isolati da casa mia. Aggrotto il sopracciglio, penso ah-cazzo-figo-gli-swans, e volgo il mio pensiero a preoccupazioni meno facete, quale l'incontro di sodomia tra sordomuti che avrei arbitrato l'indomani. I giorni si susseguono, mi ricordo dell'impegno musicale e mi preparo ad acquistare il mio voucher telematicamente, quando il teutonico terminale mi risponde che i biglietti sono finiti e che me ne potevo anche andare affanculo a sentirmi i Righeira in Marocco, o almeno questa alternativa mi proponeva Eventim.

Sapete come funzionano queste cose: ah ma in fondo non li ho mai seguiti troppo, ah ma mi piacevano di piú quando c'era Reagan alla batteria, ah ma dal vivo rendono di meno che in disco, ah nondum matura est.

I FOTTUTI SWANS DI DIO
VOGLIO UN ELICOTTERO CON UN BIGLIETTO DEGLI SWANS
SUL TETTO DI QUESTO FOTTUTO PALAZZO
ENTRO 24 ORE
O QUESTO MONOLOCALE DIVENTA UN INFERNO

Mi ricordo poi che il tetto della mia dimora è spiovente, al che mi premuro di cercar meglio e scopro infatti che il bel teatro che avrebbe ospitato il concerto ha posti disponibili e tosto acquistabili: provvedo, e rimangio le stronzate con cui provavo a convincermi che la perdita non sarebbe stata poi disumana.

Verso le otto incontro un amico all'entrata come da accordi, prendiamo posto in galleria vicini, e sinceramente ora non ho voglia di menarvela con il gruppo spalla perché se vi fosse interessato potevate venire invece di arrivare alle nove diobestia. Quello che invece È BENE RACCONTARE CON DOVIZIA è quanto accaduto di lì a poco.

Io non so come sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma ti posso dire che la quarta la vinceranno gli Swans.

Gli Swans dal vivo sono la cosa piú violenta che abbia mai visto dopo Kenshiro [anche lui dal vivo].

Ora QUESTI FOTTUTI CIGNI hanno una produzione in studio sufficientemente variegata COME UN CAZZO DI GELATO DA 90 CENTESIMI AL CHILO DEL LIDEL che svaria dalla no-wave, a certe derive quasi martial folk, al post-rock piú da camera, alla piantiamola con queste stronzate musicologiche. Non so che pezzi abbiano suonato stasera e non me ne frega niente, e neanche a voi.

SALGONO SEI FIGURI SUL PALCO E RICONOSCO SOLO M. GIRA, in quanto l'unico a me noto del gruppo. Ma non credo che debba render conto a voi della mia ignoranza in materia di CIGNI. Ora i CIGNI hanno anche una forte componente tonale nella loro musica, specie quando c'era anche la tipa, ma stasera no, sfiga.

Io non so se l'inferno esiste o meno, ma in caso affermativo posso star certo che quanto appena visto è la cosa piú prossima ad esso io riesca ad immaginare. Se i miei conti sono esatti Gira ha 96 anni, ha fondato il Ku Klux Klan, giocato nei Lakers e suonato nei Dead Boys, tanto per citare alcuni degli eventi salienti accaduti prima che si segnasse al college. Insomma Gira coi suoi 138 anni dirige la sua orchestra diabolica nel cui novero AHAHAH NEL CUI NOVERO contiamo un batterista, un polipercussionista che ogni tanto suonerà vari cazzi contenuti presumibilmente in un baule, una seconda chitarra, un basso, uno che sglida una chitarra su un tavolo ma ora non ho voglia di cercare come si chiama, e le proprie guance.

Già, le gote di Gira avranno un ruolo fondamentale all'interno del concerto.

Tranquilli, non le incaverà.

Il polipercussionista esordisce sfregando il proprio metallofono con un archetto, mentre il glider se la sglida [leggi: sglaida] e gli altri non mi ricordo cosa cazzo stiano facendo. Ora sta storia di suonare qualsiasi strumento con l'archetto mi ha strarotto i coglioni da secoli: volevi un violoncello? Te lo potevi comprare, anzi fai ancora in tempo. Ma IL POLIPERCUSSIONISTA OTTIENE IL PERDONO perché in effetti ci sta dentro parecchio con lo sfregamento, e produce onde sferiche foriere di piacere per il mio udito. Prende forma qualcosa che è ancora assimilabile ad una canzone, ci sono delle persone che imbracciano strumenti, siamo ad un concerto, tutto torna.

Poi non so cosa sia successo, ma mi risveglio totalmente zuppo e sporco di fango sulle rive dello Stige, con la Fernseherturm di Alexanderplatz che è solo uno spillo all'orizzonte. Il polipercussionista si è tolto la maglia, è largo quanto una Twingo e visto che non vedrò mai nulla al di sotto del bacino, lo immaginerò come un centauro di lì in poi. Il batterista è posseduto, mentre Gira è il FOTTUTO DEMONIO. Satana gli incolla la scaletta per terra a Gira, per darvi un'idea. Invita tutti ad avvicinarsi a ridosso del palco. Io mi trattengo dal farlo perché la balaustra che mi separa dallo strapiombo del primo girone mi relegherebbe ad un eternità priva dello spettacolo che ancora mi aspetta.

BAM BAM BAAAAAAAAAM WOOOOUSH BAM BADABAM BAM BAM

L'olofonia.

La piena occupazione sonora.

SBA-DA-BAM

La violenza come vascello verso la salvezza.

Io non so cosa stia accadendo, so solo che i sensi vengono trascesi totalmente: qualche mentecatto potrebbe bollare il tutto come rumore o provocazione, ed io nell'atto di sgozzarlo con un archetto gli rammenterei che all'inferno non esistono né l'uno né l'altro, cignodiddio.

Ad ogni sferzata di Gira sulla sua chitarra, migliaia di anime finiscono nel girone assegnato. E quando pensi non ci sia piú posto per ulteriore tortura, vedi quei piatti QUEI DANNATI PIATTI oscillare piú rapidi di quanto la tua retina permetta di percepire, e diventano delle sfere di morte e squarciamento e miseria.

Ogni tanto i brani terminano, e noi dannati giustapponiamo con vigore le nostre estremità superiori, in un crepitio che nella vita precedente chiameremmo applauso. Gira canta. O meglio, sviscera onomatopee immonde avvicinandosi ed allontanandosi dal microfono, conferendo loro una dinamica vera e folle e oddio questo adesso cade è la fine.

Vi chiedo perdono, ma questo particolare non poteva essere reso senza riferirmento al trasduttore, e non è colpa mia se nessun cazzo di poeta si è mai preso la briga di rappresentare un microfono all'inferno.

Saranno passati almeno tre giorni da quando sono arrivato. Ore ed ore con pochi istanti di tregua, anch'essa non certo distesa. Settimane, mesi, anni, lustri: il tempo non è piú percepito quando l'unico movimento è quello di un centauro che violenta i propri gong, ed uno sglaider [leggi: vaffanculo] rovina la postesistenza delle genti.

Lo spettro dei colori che vedo oramai vira dal grigio al rosso ed i contorni delle figure hanno perso i tratti umani oramai, solo Gira è ancora riconoscibile senza troppa fatica. GIRA TRACANNA BOTTIGLIE di non ho capito bene cosa, se birra o vino o WHISKEY, fatto sta che sono per scomodare le dita della seconda mano per contarle.

Gira ha prodi strumentisti al proprio fianco, poli- o mono- che siano. I migliori di tutti gli inferi, quelli che hanno ucciso piú vergini e violato piú infanti e dilaniato piú corpi. Ma non potranno aiutarlo ad ottenere QUEL SUONO.

Gira ha dunque un barlume di lucidità.

[Avere un barlume di lucidità è davvero un cliché che Gira stesso avrebbe rifiutato Gira perdonami non mi fare del male]

Gira vede il movimento dell'attaccante, Gira afferra il suono di cui ha bisogno e ce lo porge.

Gira si prende a schiaffi A FOTTUTE SBERLE IL FOTTUTO VISO e ti inoltra questi sordi TCHAFFF nel fondo del cranio, ed ivi resteranno piantati finché non crepi.

Sei in riva al lago con la ragazza che ti piace, vi guardate complici ed impauriti, ognuno con il timore di esser rifiutato dall'altro. Prendi tutto il coraggio che hai mai avuto, ti accingi a giustapporre le tue labbra alle morbide sue, e

TCHAFFFFFF

Gira esce dall'acqua, si pianta un malrovescio in viso e di lei restano solo le ossa e qualche brandello di carne, oltre al ricordo del suo sorriso che tante cavallette faceva volare nello stomaco di Gira.

Sei per specializzarti in economia e management ad Harvard con il massimo dei voti, il rettore in persona si accinge a giustapporre accademicamente le sue labbra alla tua guancia, quando

TCHAFFFFFFFFFFFFFF

Gira si toglie la maschera da dottorando, si frantuma uno zigomo da sè e ti ritrovi a limonare duro con tua nipote di tredicianni, morta due anni prima. T C H A F F F.

Gira pianta, nel mio cranio inclinato, il tuo vessillo nero.

Se vi può aiutare ad immaginare la scena, ricorda Bill Hicks quando simula uno sparo o quel che cazzo era e fa finta di morire. Bill Hicks è all'inferno ed assiste la fine del concerto con me. Ci facciamo coraggio con Bill e vediamo queste figure inumane copulare con i propri strumenti per tempi inerarrabili, e sollevare una valanga sonora di cenere e scaglie di basalto, che i piú acuti riconoscono essere la versione oltretomba dell' after-eight.

Poi Jeira ed il batterista mono- sollevano dei grossi sonagli che friccicano come veri serpenti, ed iniziano a scuoterli sferzando l'aere, ed i residui delle nostre coscienze di anime transmigranti esplodono definitivamente

Gira che ti rigira LO SAPEVO CHE DOVEVI DIRE QUESTA STRONZATA PORCA LA TUA MADONNA le percosse facciali terminano, mr. Geera posa il suo strumento e si improvvisa ballerino e direttore d'orchestra totalmente sbronzo per gli ultimi minuti di follia: a chiudere gli occhi pare di essere a cospetto del moloch di Fritz Lang in Metropolis

[questa è una frase che nel '98 ti avrebbe fatto scopare mezzo dams, ora ti arrivano i vaffanculi pure dall'ITIS]

in Metropolis dicevo, poi li riapro e vedo Gira chiedere altro beveraggio. Jeeeeera vuole svegliare pure gli abitanti delle isole di Langerans e di Poggibonsi [tra cui corre un'accesa rivalita'], e alza il delirio per un altro paio di secoli, rincarando la dose di sglaideggiamento [leggi: porcoddio], sino alla veneranda ora delle ventitrè e trenta.

Sinceramente ho ritenuto il commiato finale, consistito nel privarsi dei pantaloni e della biancheria e nel percuotersi ripetutamente le natiche non facendo nulla per nascondere il proprio membro oscillante peraltro, lievemente fuori contesto dopo un'esibizione così intima e sobria. Ma ad uno che ha appena annichilito ogni tua certezza musicale ed esistenziale puoi perdonare di prendersi a schiaffi il culo, suvvia.

ICH HEISSE MICHAEL GIRA
ICH KOMME AUS DER HÖLLE
TCHAFFFFFFFFFFFFFFFFFFF .